AD #5: Sopravvivere al Natale...In her Shoes

venerdì, dicembre 14, 2012


Vi presento una new entry di Piccolo Spazio Vitale (anche se lei ancora non lo sa, come Chiara! Ma questi sono dettagli!).
Alessandra. Devo dire altro? Forse sì. Pungente, sagace, acuta e tremendamente piacevole come il profumo di vaniglia in un caldo abbraccio. Ecco chi leggerete.

Natale 2012,
Più lo leggo e più l’impressione sia quella di un imminente Apocalisse.
Si, io detesto il Natale.
Lo detesto per una serie di motivi che farebbe un baffo all’appendice della Treccani (paura eh!?).

Lo detesto, in primis, per il mio lavoro. I ritmi accelerano, le giornate sembrano interminabili, i clienti diventano schizofrenici, oltre ad essere insopportabilmente esigenti.

Devo ammettere, però, che lo detesto con riserva. I mercatini di natale, l’odore di vin brulee e cannella per strada, tutte quelle lucine al limite del kitsch, gli aperitivi (da coma etilico)alla vigilia, l’aspettar la mezzanotte per poter, finalmente, scartare i regali... si, come a 5 anni, nonostante il 99,9% dei regali siano delle immense boiate. Beh queste sono quelle piccole cose che mi riempiono il cuore (Bene, ho dispensato la mia razione di melenseria).



Lo detesto perchè, soprattutto, in terra calabra, è impossibile sottrarsi alle tipiche riunioni famigliari. E provate ad immaginare cosa possa significare, miliardi di persone intorno alla tavola, posto in cui, tra l’altro, si è obbligati a passare dalle 3 alle 48 ore; un numero non quantificabile di portate; urla, dettate dal tasso alcolico elevatissimo. Una sofferenza, si. Evito di mettervi, ulteriormente, l’ansia.

E, the last but not not the least, quel maledetto iphone non smette mai di squillare. Che tristezza fanno quelle flotte di sms/mms/mail di auguri?

Tutti uguali.

Che cominciano ad arrivare tre giorni prima, giusto per levarsi il pensiero.
Inutili e prefabbricati, vomitevolmente melensi. Scritti una volta soltanto ed inoltrati all’umanità tutta. Cribbio, esimetemi, vi scongiuro.

Detto ciò, dopo avervi ammorbato abbastanza e considerando che, purtroppo, il mondo non lo si può cambiare, mi improvviserò life coach (da quattro soldi, chiaramente) per tutti quelli che come me aborrono il natale:
- Partiamo dai regali.
Ti creano noia? Fastidio?Insonnia? In alcuni casi vera e propria sofferenza? Bene, bada ad entrare solo ed esclusivamente nei negozi che più ti piacciono. Così, per ogni regalo fatto a terzi, due potrai destinarli a te stessa. Sono una vera Fox, I Know!

- Pensa che ci sarà di certo qualcuno che starà peggio di te.
ME!!! Rinchiusa in uno stramaledetto negozio a far pacchetti e pacchettini alla velocità del suono, il pomeriggio della vigilia... ed anche le tre settimane precedenti. IO sono la vittima del natale, io e tutta la mia categoria. Store Owner, commessi, addetti al packaging, vi sono vicina. Avete tutta la mia stima.

- Improvvisati, per tutto il periodo natalizio, food blogger.
Tanto ormai va di gran moda, una in più o una in meno nel mondo dei blog non farà certo la differenza.
Lieviterai di peso, sarai costretta al supplizio del dover leggere sul display della bilancia “ si prega di salire uno alla volta” ma per lo meno i followers ti daranno un sacco di soddisfazioni!
N.B. Se sei già una food blogger, passa al punto successivo ma, soprattutto, non odiarmi, è natale ^_^ muahuahua.


- Hai una schiera di zie, nonne, cugine, prozie zitelle che, puntualmente, ad ogni natale, chiedono informazioni riguardo ad un tuo presunto fidanzato?
Bene, ripaga con la stessa moneta chiedendo loro dei loro compagni, inesistenti. Sarete salve per tutte le festività a seguire.

- Concentratevi su un punto soltanto:
Dopo il natale arriva l’Epifania e dopo l’epifania... I SALDIIIIII! Tutto questo per ricordarvi che tutta la sofferenza sarà ripagata a dovere, tenete duro!


Vi è mai venuto in mente di cambiar religione? Certo, ormai è tardi, vi sgamerebbero in tempo zero... tenetelo a mente per l’anno venturo.
Ah, piccolo suggerimento, l’ebraismo non va bene eh... l’Hannukah vi fregherebbe in egual misura.

Se nulla di tutto ciò ti ha convinta, consolati con il fatto che il natale si festeggia solamente una volta all’anno e che le serate alcoliche con gli amici ( che chiaramente sono in ferie mentre te lavori come uno schiavo in un campo di cotone) sono impareggiabili. 

Ah, magari i Maya ci salveranno in tempo!!!

E buona sofferenza a tutti voi, ops volevo dire Buon Natalerenza.... ok ok, faccio la seria, Buon natale. Ale.

E domani?
Chi c'è?!

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