#RomeDiaries: La resa dei conti.

sabato, luglio 11, 2015


Lo sapete che sono una tipa sentimentale, no?
Cioè una di quelle a cui parte la vena romantica e se sta vena ad un certo punto non scoppia, eh, sono guai.

Sono passati nove mesi esatti da quando ho varcato la soglia della casa che sto per lasciare. Nove mesi fa non sapevo niente di cosa avrei fatto e chi avrei conosciuto. 
Eravamo io, il mio trolley con troppi pochi vestiti per una fissata come me, una macchina fotografica e un computer. E tanta voglia di fare, tanta voglia quanta paura tremenda di fallire.
Perchè mi faccio tutta sicura di me e con il petto gonfio ma no, non lo sono.

Nove mesi fa ho iniziato il mio corso alla Scuola Romana di Fotografia e non saprei cosa altro dire se non pazzesco. Per nove mesi la mia vita è stata accanto alla macchina fotografica, tutto il tempo, tutti i giorni e click, click, click, porti a casa foto che per la maggior parte poi cestini. Almeno io lo faccio. Ci sono stati momenti di sconforto, perchè sì. E' la quotidianità, la vita del mulino bianco la lasciamo a Banderas e alle galline. E ci sono state persone.

Ora. 
Io sto per cominciare una cosa lunghissima e straziante. Se ti aspettavi, che ne so, un post su come vestirsi ad un aperitivo... aspetta settimana prossima, per il momento puoi andare.
Io ti ho avvisato.

Ci sono state un sacco di persone. Io non socializzo, mai. Sappiatelo. Ringhio, sono antipatica soprattutto se devo lavorare o studiare. Ho un carattere forte e prevarico. Lo so, non è facile starmi intorno. E mi incazzo, pure tanto. Tendo all'isteria, soprattutto il lunedì mattina.
Eppure, proprio in quelle mattine ho trovato una sorella. Piccola, con gli occhioni e i capelli scuri. Mi arriva, si e no, al mento. No, forse alla spalla. E le voglio un sacco di bene. Si chiama Marta, e qualcuno di voi la conoscerà già da instagram (@chpmarta) e dalle mie colazioni (anche dalla ricetta della carbonara che avete letto qui!).

Vi dovrei raccontare di tutte quelle volte che ci vediamo e mangiamo. Di quando "usciamo a fare le foto!" e io ho dimenticato la memoria per la macchina fotografica. Di quando "dormi da me?!" e siccome il cuscino era troppo basso ha dormito con un cappotto arrotolato sotto. 
Che ve devo dì? E' colpa sua se ho cominciato a parlare un po' in romanaccio. Cì, non piagne. 
E c'è Luca e Anna che hanno reso lo stare in studio ancora più bello. E Giulia (che trovate come @mascaratear su instagram e su facebook come Giulia Hrvatin Photography!) , e i due "Matteo" che dell'aula digitale hanno fatto un gruppo fighissimo. 

Della scuola dovrei ringraziare un sacco di persone. Ma 'na cifra proprio. Facciamo che ne ringrazio 3 e per il resto andiamo sul generico. 
Mauro, Nello e Antonella. Chi sono? Eh. Vall'a spiegà. Dunque. 
Nello mi ha insegnato a scattare all'inizio. Mi ha insegnato a tenere in mano una macchina fotografica e ad usarne una analogica. Mi ha insegnato a guardare e a lavorare bene. Antonella, invece, mi ha insegnato a stampare a mano in camera oscura, a sviluppare i rullini senza avere crisi nevrasteniche, ad avere tanta tanta pazienza e a dare un sorriso quando la stanchezza raggiungeva vette esagerate.
E Mauro che va ringraziato soprattutto per le risate e la pazienza. Per non avermi mai sfanculata durante quest'anno, anche se avrebbe potuto. E le risate, l'ho già detto?

Una bella compagnia. 
(Ma posso ringraziare anche Daniela? Per aver reso le pause tra le lezioni e le esercitazioni decisamente migliori?)

Dei professori non dico nulla, pare brutto. No? Ne ho adorati e sono stata commossa dalla fiducia che, alcuni, hanno riposto in me. Sia da quelli che mi hanno vista lavorare durante l'anno, sia da quelli che ho incrociato nei corridoi. Carla Magrelli, per esempio. Lei la nomino perchè ho deciso così. Perchè ho adorato vederla lavorare e, per vie traverse, mi ha insegnato tanto.
Ringrazio anche, invece, chi mi ha dato la conferma che i leccaculo fanno ancora strada, grazie. Mi avete dato ancora di più la spinta per rimanere quello che sono anche se questo vorrà dire non piacere a tutti. 

Ringrazio anche chi si è fatto fotografare da me. Per la prima volta, in studio. 
Come Mirko (@mirko.morelli su instagram SE NON LO SEGUITE AVETE DEI PROBLEMI), Roxana (la mia Monnalisa bellissima), Wonderful Ginger (di cui sto postando da poco le foto su facebook, andate a sbavare un po'!), Beatrice (@Beatricebarrila su instagram sempre! Andate a vedere che meraviglia <3) Maria Chiara e Kella che tra un sorriso su instagram e un commento su twitter hanno dato brio alle giornate qui.

C'è stata poi una cosa che non avrei mai pensato succedesse.
Ve l'ho detto, non sono una persona che stringe molto. Non amo dare confidenza e farmi troppo conoscere. Quest'anno sono entrata in contatto con La bottega degli artisti. Io adesso non lo so com'è possibile, non me lo chiedete. Sarà la vecchiaia che mi fa intenerire. Per 6 mesi sono andata a spiarli durante le prove e gli spettacoli, nel backstage e a teatro. E alla fine, così, mi sono entrati in quella cosa che batte e dicono pompi sangue. 

Quindi sì, ringrazio Alessia Di Pasquale ed Eleonora Notaro per le risate e gli abbracci. Tutte le ragazze dei corsi che si sono messe a disposizione sotto il mio obiettivo e sopratutto Francesco Felli e Alessia Torroni per avermi aperto le porte della Bottega, per avermi lasciato muovere silenziosamente tra di loro, per aver dato un senso al mio lavoro. Per i sorrisi e le battute, per ogni piccola cosa che mi ha sempre fatta tornare a casa con il sorriso. 

OH. 
RAGA TRANQUILLI HO FINITah no.

Volevo ringraziare solo un'ultima persona. 
Quella persona si chiama Michele. Quindi grazie, Michele. 
E no, non c'è molto da dire. Solo che lo amo. 

(Psssst. Per chi volesse farsi gli affari nostri, e lo so che lo volete, su instagram io sono @QuellaClaudia e lui è @UnCertoMichele. Lo so, lo so. Non ha Selfie, fidatevi di me. E' un bel ragazzo.) 

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10 commenti

  1. Potresti, per esempio, ringraziare anche quelle persone che hanno provato ad avvicinarti per semplice bontà e voglia di conoscere, persone che ancora aspettano che tu ti faccia viva dopo averti aspettato per un pomeriggio intero in giro per Roma... Ma quelle no, lasciamole stare.

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    1. Lo sai bene, e se non lo sai pensa quanto hai apprezzato il gesto.

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    2. Ripeto, piuttosto che commentare qui e pure in anonimo, perchè non mi scrivi? Era più semplice e meno rancorosa ma non capisco. Quindi continuiamo pure così anche se, davvero, non comprendo l'anonimo.

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  2. mi sono molto rivista in alcune cose che hai scritto, e che ti identificano, perché identificano anche me...

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  3. seguire i propri sogni prevede sacrificio ma vuoi mettere la soddisfazione quando arrivi al tragurado?
    Mrs NoOne

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  4. Per noi che seguiamo te, la tua valigia, la tua macchina fotografica e il tuo talento da ormai qualche anno questo post è una finestra splancata su un anno bellissimo. Un chiaro e limpido grazie a chi quest'anno te lo ha regalato, e c'è da dire che per avere certi doni bisogna pure meritarseli e tu magari sei una rompiscatole come ti descrivi ma magari sai dare anche di più di quello che pensi. Ricordo qualche tuo post che annunciava una nuova partenza, con un po' di timore e tante domande, questo post ha un sapore tutto diverso da quell. Sa di buono e di fresco e di nuova Claudia.

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    1. Mi hai fatto scendere la lacrimuccia Enri.
      Grazie grazie GRAZIE <3

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