Vuoi il mio numero?

martedì, giugno 21, 2016


Io lo so che a voi è capitato: serata in discoteca, tu che balli con il tuo gruppo di amiche, vicino a voi c'è un altro gruppo di ragazzi bellocci che vi hanno puntato. 
Si quelle cose che nei film accadono sempre, di solito molto elegantemente. Diciamo che nella realtà in pochi mantengono l'eleganza. Sia donne che uomini. 
Non voglio essere sessista, sia chiaro. 
Comunque, dicevamo. Presente la situazione?

Io solo per riflesso, ho passato la meravigliosa adolescenza come "Quella del sud" (non è un nuovo nick, però ecco l'essere additata sempre ha dato i suoi frutti dopo anni), Quella con i kg di troppo, Quella brutta, quella... non ero la Barbie del liceo. 
Quelle tipette a cui la bellezza fa un baffo, le soggette che già a sedici anni hanno chiaro come ci si comportasse in discoteca (per dire, io ero quella che non capiva mai dove fosse il bagno, anche dopo dieci serate nello stesso posto).
Gente vissuta che è nata l'altro ieri. 
Capitava sempre a loro, due passi sulle note della canzone hit dell'estate e bum tutti lì intorno. 
E c'erano i coraggiosi!
Quelli che, con nonchalance, cominciavano ad avvicinarsi prima dando la schiena (come se non si fosse capito qual era la preda) e poi casualmente facendo corrispondere il proprio spazio vitale a quello in cui ballava lei. 
Dettagli che ad una come me non sfuggivano, super attenta alle vite degli altri. 

Arrivava poi il momento del numero. 
Passo fondamentale per portare al di fuori delle luci stroboscopiche (ma si dice così?) era avere il numero del soggetto individuato in mezzo alla folla. 
Le tecniche erano più o meno diverse, c'è chi lasciava il bigliettino con il numero scritto, chi chiedeva quello della soggetta aspettandosi una serie di cifre piuttosto che una sberla e chi gentilmente chiedeva "vuoi il mio numero?".
Qui dipendeva tutto dalla ragazza e dal suo tatto. Le meno carine partivano con un no secco, c'erano quelle che optavano per dare anche la spiegazione e poi I MITI ASSOLUTI: quelle che non solo dicevano sì anche se era evidentemente un no, ma scrivevano il numero sbagliato senza darlo a vedere a lui. Top.
Ragazzo soddisfatto e allontanato. Niente scocciature e serata salvata.
Son cose eh.

Tutto questo papiello (nuovo termine appreso dal fidanzato di Napoli) per dirvi che in realtà stavolta il numero dovete segnarlo giusto.
Primo perchè ve lo do io e quindi fate le persone per bene, due perchè si tratta di beneficenza. 

L' Associazione Italiana Sclerosi Multipla  ha lanciato la nuova campagna per il 5x1000, sfiziosa e che raggiunge il sorriso anche dei meno sensibili, 
Vuoi il mio numero? E' la domanda con cui dei ragazzi in giro per le città si sono fatti fotografare con la cornice della campagna. Di che numero si parla? Della p.iva dell'associazione da scrivere per donare il 5x1000! 
L'aism si occupa di sclerosi multipla, una patologia grave del sistema nervoso centrale. Viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni e le donne ne sono colpite in numero doppio rispetto agli uomini; mira a informare e sensibilizzare l'opinione pubblica, ad erogare servizi socio-sanitari e finanziare la ricerca.

Vuoi il loro numero? Fai del bene. Clic.

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