Esperienze ultraterrene : le prove in camerino

venerdì, dicembre 28, 2012

Abbiamo passato, più o meno indenni, la prima tranche delle feste.
Siamo sopravvissute a ore di film stucchevolmente natalizi e a tavole imbandite traboccanti di cibo.
E ora?
Ora parte la seconda fase. Peggiore dell'attesa dei regali, peggiore dei piatti riempiti fino all'orlo: la prova vestito per Capodanno.

Fondamentalmente ci sono due problemi di egual importanza ed è molto probabile che tutte dovrete affrontarli entrambi.
1 - Cosa mi metto a Capodanno?
2 - Ci entro nel vestito?! 

Quante di voi hanno già la mise pronta per il 31 e quante di voi hanno perso tempo rimandando all'ultimo?! Ecco, vi vedo tutte con le mani alzate pronte a scrivermi "io" in un commento.
Questo è molto grave e io sono nella stessa situazione. L'ho detto io che sono una Fashion Blogger pacco ma, siccome sono pur sempre una blogger e di qualcosa devo blaterare, vi do le mie 3 regole per sopravvivere al camerino.

1) Siate consapevoli che i camerini sono l'inferno e, per consapevoli, non intendo "Si, lo so"; intendo che ogni volta che pensate "oddio come sono grassa/bassa/magra/brutta" diate la colpa al camerino stesso. Badate bene, non dovete foderarvi gli occhi con il prosciutto: se un capo vi sta MALE, vi sta male. Se vedete difetti vostri è colpa del camerino.
Come sopravvivere al punto 1: i camerini sono il Male esclusivamente per la luce, che solitamente viene dall'alto. Quindi...scegliete accuratamente il camerino! Di solito quelli posti alla fine delle file sono quelli peggio illuminati, sono quelli che cerchiamo noi. Luce più soft e tutto diventa subito migliore.

2) Siate pronte ad avere crolli di nervi. L'esperienza della prova in camerino è una delle peggiori a cui siamo sottoposte. Possiamo portare un tot di capi, lo spazio è tremendamente piccolo e la maggior parte delle volte non c'è un appendiabiti libero, perchè gli animali che sono passati prima di te hanno lasciato tutto lì. Tu sei carica, di solito con il cappotto e la borsa che scivola dalla spalla.
Come sopravvivere al punto 2: La scelta del camerino è fondamentale. Se è vuoto con una buona luce, ficcatevici dentro e portatevi madre/sorella/amica che vi vada a prendere, di volta in volta, i capi da provare. Se quello con la luce buona (ricordatevi che deve esse una vostra priorità ne va della riuscita dello shopping!) è stracolmo dei rimasugli altrui, aggrappatevi a una commessa e fate portare via la roba. Quel camerino per quelle 2-3 ore è il VOSTRO regno.



3) L'autocritica non è una cosa facile. C'è chi lo è troppo e chi non lo è per niente. Non ci si può affidare solo al nostro senso critico. No. Ve lo proibisco io (a meno che non stiate comprando magliette a maniche lunghe un po slabbrate...no anche il quel caso. Vietato).
Come sopravvivere al punto 3: La soluzione è portarsi qualcuno oppure avere uno smartphone che vi permetta di parlare ipervelocemente con le vostre amiche.
Due appunti:

  • Se avete avuto la brillante idea di portarvi il fidanzato dovete tenere a mente che fino a quando non gli brilleranno gli occhi e non dirà "Stai benissimo" allora tutto quello che avete provato è da rimettere a posto. Lo "Stai bene" o il "Mi piace" poco convinto non è una buona motivazione per spendere i vostri soldi; 
  • Se avete lo smartphone dovete saggiare prima la sincerità delle amiche, se non hanno scrupoli a dire "STRAPPATELO VIA DI DOSSO E' ORRENDO" allora siete a metà dell'opera, perchè non ci serve chi critica e basta. L'amica è colei che è obiettiva nonostante l'amicizia che vi lega. Mi raccomando eh.

Ah, dimenticavo.
Se usate lo smartphone, santa miseria, la scusa "dalla foto non si vede bene" NON esiste. NO. Ve lo garantisco. E' inutile attaccarci a stupide speranze. Non tutti durante la serata vi guarderanno in posa. Quindi no, non vale.

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