Blogger Trend: I trollamenti degli uffici stampa

martedì, ottobre 22, 2013


Succede questa strana cosa per cui, a volte, gli uffici stampa si dileguano. Vi giuro, è una cosa stranissima. Non ho ancora capito bene il meccanismo e come funziona esattamente questo fenomeno. La cosa certa è che comincia tutto con un'email in cui, di solito, c'è la sviolinata e la proposta di collaborazione. 

Attenzione, attenzione. 
Già nella prima email possono esserci dei grandi, enormi trollamenti. Tipo? Il nome sbagliato. Il vostro nome sbagliato. Roba da grasse risate. "Ciao Chiara...!" e mo chi è questa? 
Ti chiedi se hanno sbagliato solo il nome o se hanno sbagliato l'indirizzo email a cui mandare la email o più semplicemente stanno mandando la stessa mail in blocco cambiando solo il nome. Cioè, ve prego. 
Ci sono i furboni, poi. 
Ci sono quelli che "Ciao PICCOLO SPAZIO VITALE". V'ho giuro, io un nome lo ho. Non è manco tanto difficile, cioè non mi chiamo Katiusha. Vabbè, almeno non sbagliano totalmente il destinatario. 

Il secondo trollamento meraviglioso e, purtroppo, più frequente è il ragionamento per cui se nel blog parli di moda sei un fashion blog e, se sei un fashion blog, fai outfit. Dunque, dopo il nome sbagliato si continua con " saremmo felici di mandarti - inserisci roba a caso - così da poterlo vedere indossato da te e pubblicato in un outfit post". Ma che gli rispondi a questi?! Dopo che per righe e righe sviolinano il tuo blog come se fosse il più bello del mondo, come se lo leggessero da secoli. 
Gli si taglia la faccia così? Troppo facile. 

E poi ci sono i desaparecidos, di solito i brand più piccini.
Vi devo raccontare di quella volta che un brand emergente di accessori per la telefonia (cover figosissime) mi ha chiesto una collaborazione. Sembrava la collaborazione del secolo, vi giuro. I dettagli erano in sintesi il rifornimento annuale di cover. Ma le risate, proprio. Le sto ancora aspettando da Marzo. 
Oppure un brand che doveva mandarmi dei jeggins, sia a me che a Dani. Ci fanno scegliere il colore, taglia e mi chiedono l'indirizzo. Probabilmente fosse per loro io girerei in mutande adesso. 
Vi dirò che dopo che i brand mi chiedono l'indirizzo se non vedo arrivare nulla in 10-14 giorni scrivo una email, non perchè voglia rompere definitivamente le palle ma vorrei evitare equivoci che sono già capitati ("pensavamo ti fosse arrivato, ma non ti abbiamo più sentito"). 
Queste mail normalmente cadono nel vuoto più assoluto anche se qualche coraggioso che tenta di portare avanti la sceneggiata c'è, con le scuse più disparate tra l'altro.

Non so a cosa servano queste parti, non so se è un problema mio. 
Non sono una blogger di professione, non mi faccio pagare per scrivere che mi piace qualcosa e forse è proprio per questo che molte volte non ricevo un trattamento rispettoso. 
Molte sono le mail del tipo "ti inviamo il post già fatto e tu lo pubblichi". Siamo seri? 

Mi dispiace che ancora ci siano questi comportamenti e mi dispiace che questi comportamenti molte volte siano scaturiti da blogger che in realtà scrivono solo per raccattare cose gratis.

Di questo parliamo la prossima volta. 
La prossima volta si parla delle blogger dolcemente chiamate "Liste della spesa". 

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